For faster navigation, this Iframe is preloading the Wikiwand page for Eos (divinità).

Eos (divinità)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Eos
Eos, L'Aurora (1881), di William-Adolphe Bouguereau
Nome orig.Ἠώς
Caratteristiche immaginarie
SpecieDivinità
SessoFemmina
ProfessioneDea dell'alba

Eos (in greco antico: Ἠώς?, Ēṑs) o Eo è un personaggio della mitologia greca. È la dea greca dell'alba e corrisponde alla divinità romana Aurora e a quella etrusca Thesan.

Figlia di Iperione[1][2] e Tia[1][2], ebbe da Astreo[2] i quattro venti (Zefiro, Borea, Austro e Apeliote)[2], gli Astri (le stelle)[3], Fosforo[4], Vespero[5] e Astrea[6].
Dai mortali Titone[7] ebbe i figli Emazione[7] e Memnone[7], da Cefalo[8] ebbe Fetonte[8][9] e da Clito ebbe Cerano[10][11].

Tra i suoi padri, Ovidio e Gaio Valerio Flacco aggiungono Pallante[12][13], mentre tra gli altri figli a lei attribuiti c'è un altro Titone[14][15].

Al termine di ogni notte Eos giunge da est a bordo di una biga trainata da due cavalli (Faetonte e Lampo)[16].

Omero la descrive mentre è intenta ad aprire le porte del paradiso affinché il sole sorga e con la veste color zafferano e ricamata o tessuta con fiori con le dita rosee e le braccia dorate ed è raffigurata nella Ceramica greca come una bella donna, incoronata con una tiara o un diadema sul capo e con le grandi ali di uccello[17][18].

Eos di Evelyn De Morgan

Tra i suoi amanti divini ci fu Orione, che portò con sé a Delo e Ares, il dio della guerra, con cui condivise più volte il suo letto[19].

Offesa per il tradimento, Afrodite punì la dea sua rivale, condannandola a innamorarsi continuamente di comuni mortali e la maledizione ebbe il suo effetto poiché Eos, durante una sua passeggiata presso la città di Troia, intravide Titone, un giovane di straordinaria bellezza e di sangue reale. Così un giorno lo rapì [20] e lo condusse con sé in Aethiopia[7][21] e dalla loro unione nacquero i figli, Emazione e Memnone[7], quest'ultimo ucciso da Achille nella guerra di Troia.
Da quel giorno, ogni mattina Eos piange inconsolabilmente il proprio figlio e le sue lacrime formano la rugiada[16].

Eos rapì anche Cefalo (che portò in Siria[8]) e Clito, che portò con sé nella dimora degli dei[10].

  1. ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 2.2 (è chiamata Down), su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  2. ^ a b c d (EN) Igino, Fabulae, Prefazione (è chiamata Aurora), su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  3. ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 2.4 (è chiamata Down), su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  4. ^ Esiodo, Teogonia, 381
  5. ^ Igino, De Astronomia IV, 42.4
  6. ^ Igino, De Astronomia II, 25
  7. ^ a b c d e (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.3, su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.
  8. ^ a b c (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia I, 3.1 (è chiamata Day), su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  9. ^ Non è lo stesso Fetonte figlio di Helios
  10. ^ a b Omero, Odissea, XV, 249 ss.
  11. ^ Ateneo di Naucrati, Deipnosofisti, XIII, 566d.
  12. ^ Ovidio, Fasti 4.373 ff
  13. ^ Gaio Valerio Flacco, Argonautica 2.72 ff
  14. ^ Esiodo, Teogonia, 396
  15. ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 14.3, su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  16. ^ a b Eos su mitologia.dossier.net
  17. ^ Omero, Iliade VIII, 1 e XXIV, 695
  18. ^ Omero, Odissea VI, 48 e seguenti
  19. ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 4.1 (è chiamata Down), su theoi.com. URL consultato il 16 giugno 2019.
  20. ^ (EN) Inni Omerici, Ad Afrodite, V, 218 e seguenti, su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.
  21. ^ (EN) Diodoro Siculo, Biblioteca Historica IV, 75.4, su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN59890024 · CERL cnp00550910 · LCCN (ENno2017053074 · GND (DE119240408 · BNF (FRcb16558531g (data) · J9U (ENHE987007402302205171
  Portale Mitologia greca: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia greca
{{bottomLinkPreText}} {{bottomLinkText}}
Eos (divinità)
Listen to this article

This browser is not supported by Wikiwand :(
Wikiwand requires a browser with modern capabilities in order to provide you with the best reading experience.
Please download and use one of the following browsers:

This article was just edited, click to reload
This article has been deleted on Wikipedia (Why?)

Back to homepage

Please click Add in the dialog above
Please click Allow in the top-left corner,
then click Install Now in the dialog
Please click Open in the download dialog,
then click Install
Please click the "Downloads" icon in the Safari toolbar, open the first download in the list,
then click Install
{{::$root.activation.text}}

Install Wikiwand

Install on Chrome Install on Firefox
Don't forget to rate us

Tell your friends about Wikiwand!

Gmail Facebook Twitter Link

Enjoying Wikiwand?

Tell your friends and spread the love:
Share on Gmail Share on Facebook Share on Twitter Share on Buffer

Our magic isn't perfect

You can help our automatic cover photo selection by reporting an unsuitable photo.

This photo is visually disturbing This photo is not a good choice

Thank you for helping!


Your input will affect cover photo selection, along with input from other users.

X

Get ready for Wikiwand 2.0 🎉! the new version arrives on September 1st! Don't want to wait?