"Nell'inventario della Guardaroba del 1553 si cita "uno ritratto d'una Dama abbigliata con ciapperone alla franzese et ornamento di noce semplice et la cortina di taffeta' verde", cortina che sembra indicare che si trattasse del ritratto di una persona molto stimata. Due Medici sposarono due nobildonne francesi nel secondo decennio del cinquecento, periodo in cui fu dipinto il ritratto: Giuliano di Nemours sposò Filiberta di Savoia e Lorenzo di Urbino Madeleine de la Tour d'Auveigne nel maggio 1518. Nella corrispondenza tra Lorenzo e Francesco Vettori, suo rappresentante in Francia, si fa più volte accenno ai ritratti di Madeleine mandati a Lorenzo prima del matrimonio. Nel febbraio 1518 si parla di un buon pittore incaricato per ritrarre la nobildonna. L'attribuzione a Jean Perreal rimane comunque ancora questione aperta. Senza attribuzione negli inventari di Palazzo Pitti nel 1846 e 1860. Nell'inventario nel 1912 l'opera risulta ascritta a Lukas Cranach. Esposta agli Uffizi nel 1932 fu attribuita al Parreal, pittore che a volte è stato identificato nell'autore delle opere del cosidetto Maestro di Moulins. Non è poi così strano che l'identità di un ritratto di Madeleine sia andata perduta poiche' la nobildonna visse a Firenze solo otto mesi, morendo dopo la nascita di Caterina, futura regina di Francia, seguita nella morte dal marito pochi giorni dopo. L'identificazione con Madeleine, proposta dalla Langedijk potrebbe essere confermata dal motto nascosto a metà nell'orlo della cuffia" [1]