La categoria treno misto, definisce un treno in servizio interno locale o tra una o più regioni contigue che svolge servizio merci e porta allo stesso tempo qualche carrozza viaggiatori in composizione effettuando tutte le fermate.

L'istituzione dei treni misti risale agli albori dell'istituzione del servizio ferroviario ed era caratteristica delle linee ferroviarie secondarie a scarsissimo traffico viaggiatori. I treni effettuavano le fermate della linea percorsa effettuando carico e scarico merci, nonché manovre di composizione e scomposizione; il servizio viaggiatori, della classe più bassa, (3ª classe), era considerato solo accessorio e comportava lunghe attese nelle stazioni. I convogli erano costituiti da numerosi carri merci e qualche vettura, di solito a terrazzini o a carrelli e bagagliai.

In Italia treni misti sopravvissero fino a fine XIX secolo sulla rete nazionale, fino agli anni trenta su alcune linee secondarie e fino al secondo dopoguerra su alcune linee a scartamento ridotto. Sull'Orario Ufficiale delle FS foglio 320, linea Burgio-San Carlo-Santa Ninfa-Castelvetrano, del 5 maggio 1941 risultano quattro treni misti; sul F.O. del 16 marzo 1941, n.412, della linea Canicattì-Margonia-Naro, quattro treni misti. Risultano cambiati in treni omnibus, ma con percorrenza ancora maggiore, nel corrispondente orario ufficiale del 1949^[1].

• Nico Molino, Linee Ferroviarie:La rete FS a scartamento ridotto della Sicilia, Edizioni Elledi, 1985, ISBN 88-7649-037-X.

• Categoria dei treni

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