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Tra le mie canzoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Tra le mie canzoni
raccolta discografica
ArtistaBiagio Antonacci
Pubblicazione10 luglio 2000
Dischi1
Tracce17
GenerePop
EtichettaMercury Records
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 30 000+)
Biagio Antonacci - cronologia
Album precedente
(1998)
Album successivo
(2001)

Tra le mie canzoni, pubblicato nel 2000, è il settimo album del cantautore italiano Biagio Antonacci.

Dopo il successo del precedente lavoro, Mi fai stare bene, Biagio Antonacci ritorna sulla scena musicale con una raccolta dei suoi pezzi migliori, contenente anche due inediti; quattro canzoni sono registrazioni live e altre cinque ri-arrangiamenti.

  1. Guardami (intro) - 1:08
  2. Ti ricordi perché - 4:05
  3. Le cose che hai amato di più - 4:17
  4. Danza sul mio petto - 3:54 (versione 2000)
  5. In una stanza quasi rosa - 4:23 (versione 2000)
  6. C'è ancora qualcuno - 3:58 (versione 2000)
  7. Non so più a chi credere - 3:55 (versione 2000)
  8. Liberatemi - 3:45 (versione 2000)
  9. Non è mai stato subito (live) - 4:56
  10. Se io, se lei (live) - 4:40
  11. Alessandra (live) - 4:31
  12. Così presto no (live) - 4:53
  13. Si incomincia dalla sera - 3:34
  14. Se è vero che ci sei - 4:38
  15. Quanto tempo e ancora - 4:00
  16. Iris (tra le tue poesie) - 4:01
  17. Cercasi disperatamente amore - 4:29

Classifiche settimanali

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Classifica (2000) Posizione
massima
Europa[2] 37
Italia[3] 4
Svizzera[3] 57

Classifiche di fine anno

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Classifica (2000) Posizione
Italia[4] 14
Classifica (2001) Posizione
Italia[5] 29
  1. ^ Tra le mie canzoni (certificazione), su FIMI. URL consultato il 16 settembre 2020.
  2. ^ (EN) European chart top 100 (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (pag. 16). URL consultato il 30 marzo 2021.
  3. ^ a b Biagio Antonacci - Tra le mie canzoni, su italiancharts.com, Italian charts. URL consultato il 28 marzo 2021.
  4. ^ Andrea Laffranchi, Campioni 2000: Beatles, Santana e doppio Celentano, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 8 gennaio 2001. URL consultato il 27 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  5. ^ Classifica annuale 2001, su fimi.it, FIMI. URL consultato il 12 luglio 2021.

Collegamenti esterni

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