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Museo della guerra bianca in Adamello

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Museo della guerra bianca
in Adamello
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTemù
IndirizzoVia Roma, 40
Coordinate46°14′55.26″N 10°28′05.98″E
Caratteristiche
TipoRaccolta museale di materiale bellico
Centro studi e ricerca
Istituzione1974
FondatoriSperandio Zani[1]
Apertura1984
DirettoreWalter Belotti
Visitatori4 202 (2022)
Sito web

Il Museo della guerra bianca in Adamello è un complesso museale con sede a Temù nell'Alta Val Camonica, in provincia di Brescia, e a Colico in provincia di Lecco.
Il museo è dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-militare derivante della prima guerra mondiale, ed in particolare della cosiddetta guerra bianca in Adamello-Presanella, ovvero il fronte d'alta montagna tra il passo dello Stelvio e il lago di Garda, che caratterizzava una parte del fronte italiano durante la Grande guerra[2].

Il Museo della guerra bianca è nato tra il 1972 e il 1974 per iniziativa di alcuni privati. Si trattava tuttavia di una apertura provvisoria e solo nel 1984 il museo, collocato nell'antica casèra, aprì le proprie porte al pubblico[3].

Le attività svolte dal museo riguardano il censimento, il recupero, la catalogazione, la classificazione, la conservazione e l'esposizione dei beni relativi alla guerra Bianca. Si tratta sia di beni mobili, come ad esempio reperti, manoscritti e fotografie, sia di beni immobili, come strade, sentieri militari e fortificazioni[4].

Nella vecchia sede del museo, nelle tre sale erano collocati oggetti e cimeli storici: armi, baracche da ricovero, oggetti di vita sul campo, stufe, coperte. Nelle sale, collegate da tre lunghi corridoi, erano state esposte al pubblico bandiere, scudi, attrezzature alpinistiche, bombe a mano, oggetti d'uso quotidiano.

La sede del museo è stata trasferita nella piazza del centro di Temù. L'edificio è suddiviso su due piani: al primo piano sono esposti una baracca ricostruita con i materiali originali del conflitto ed un cannone da 75/27 Mod. 1911. Si possono inoltre osservare i tipi di proiettile da cannone utilizzati nella guerra e fotografie originali d'epoca.
Al piano superiore sono collocate le bacheche con armi, munizioni, divise dei due eserciti e la ricostruzione di una teleferica anch'essa composta con pezzi originali del conflitto[5].

I forti di Colico e Fuentes

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Dal 2008 grazie alla collaborazione della regione Lombardia, il museo ha preso in carico dal Comune di Colico la gestione di Forte Montecchio Nord[6], mentre dal 2012 ha avviato la gestione, in accordo con la Provincia di Lecco, del Forte di Fuentes[7].

  1. ^ Albo d'oro[collegamento interrotto]
  2. ^ Museo della Guerra Bianca, su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  3. ^ Associazione "Museo della Guerra Bianca in Adamello", su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  4. ^ Attività, su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  5. ^ Museo di Temù, su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  6. ^ Forte Montecchio Nord, su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  7. ^ Forte di Fuentes, su museoguerrabianca.it. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  • Belotti Walter, Le testimonianze della Grande Guerra nel settore bresciano del Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Nazionale dello Stelvio, 2001.
  • Paolo Robbiati, Guerra bianca Ortles - Cevedale - Adamello 1915-1916, Edizioni Mursia, ISBN 978-88-425-1954-6.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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