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Ma che siamo tutti matti?

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ma che siamo tutti matti?
Titolo originaleThe Gods Must Be Crazy
Lingua originaleinglese, afrikaans, juǀ'hoan
Paese di produzioneBotswana, Sudafrica
Anno1980
Durata109 min
Generecommedia
RegiaJamie Uys
SoggettoJamie Uys
SceneggiaturaJamie Uys
FotografiaRobert Lewis e Buster Reynolds
MontaggioJamie Uys
Effetti specialiPaul Ballinger
MusicheJohn Boshoff
ScenografiaCaroline Burls
CostumiGail Grobbelaar, Mij Reynolds
TruccoWilliam Bell, Olga Lombard
Interpreti e personaggi
  • Marius Weyers: Andrew Steyn
  • Sandra Prinsloo: Kate Thompson
  • Brian O'Shaughnessy: Mr. Thompson
  • Ken Gampu: Presidente
  • Nǃxau ǂToma: Xixo
  • Louw Verwey: Sam Boga
Doppiatori originali
  • Paddy O'Byrne: voce narrante
Doppiatori italiani

Ma che siamo tutti matti? (The Gods Must Be Crazy) è un film del 1980 diretto da Jamie Uys.

Ambientato in Botswana e Sudafrica, il film avrà quattro sequel, il primo (Lassù qualcuno è impazzito) ancora in Africa australe, mentre gli ultimi tre sono stati girati ad Hong Kong.

Una bottiglietta di Coca-Cola, lanciata da un piccolo aereo, cade senza infrangersi nella savana del Kalahari, stravolgendo la vita di un gruppo di boscimani, senza alcun precedente contatto con la cultura occidentale. La tribù la ritiene un dono degli dèi, in quanto è un valido strumento per moltissimi usi: la lavorazione delle pelli, l'intreccio delle corde e addirittura come strumento musicale. Ma ben presto si rivela una maledizione, poiché da essa scaturisce la lotta primordiale per il possesso, mai esperita in quella pacifica collettività. Il protagonista Xixo decide così di mettersi in viaggio per gettarla via nel precipizio che segna la fine del mondo, e ritrovare la serenità perduta.

La sua storia si intreccia in maniera rocambolesca con quelle di Andrew Steyn, un microbiologo imbranato, e di Kate Thompson, una giornalista sudafricana giunta in Botswana per insegnare. Al tutto si aggiunge un gruppo di mercenari nascostisi nella foresta dopo un fallito assalto al palazzo del governo di una neonata repubblica africana. I vari personaggi si incontrano ricorrentemente fra peripezie di ogni genere, fino al raggiungimento del lieto fine, contando sul vitale aiuto di Xixo, finalmente libero dai capricci degli dei che altro non sono che l'ingerenza degli europei e dei nordamericani.

«"Posso sedermi qui?"
"Ho un ronzio in testa. Ti dà fastidio?"»

  • Il film viene spesso citato nei libri di antropologia in quanto gli abitanti della savana utilizzano le singolari consonanti clic caratteristiche di alcune lingue africane in via di estinzione, nel film determinanti per la soluzione di situazioni critiche.
  • Il protagonista, un autentico san dall'impronunciabile nome di Nǃxau ǂToma (il grafema "!" indica una delle consonanti clic), non era mai stato a contatto con la cultura occidentale. Diventato famosissimo, girò il mondo e ottenne un successo personale clamoroso, soprattutto in Giappone e ad Hong Kong, come protagonista di un paio di sequel, dei quali è noto in Italia Lassù qualcuno è impazzito. Qui il protagonista finisce per errore nella città cinese, sempre a causa di una bottiglia di Coca Cola. È morto nel 2003 per una tubercolosi.
  • Nella versione italiana, vittima di alcuni tagli, la voce narrante è di Paolo Villaggio, con il proverbiale stile dei film su Fantozzi.

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