For faster navigation, this Iframe is preloading the Wikiwand page for Legio VIIII (Cesare).

Legio VIIII (Cesare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Legio VIIII o IX Triumphalis Macedonica
Busto di Gaio Giulio Cesare
Descrizione generale
Attivadal 91?[1]/58 a.C. al 46 a.C.;
nel 44 a.C. è nuovamente costituita da Marco Antonio[2] (e/o da Ottaviano[3]), ma non sarebbe da identificare con l'IX dello stesso;
dopo Azio confluisce nell'IX Hispana.[4]
Tipoderiva forse da una legione della guerra sociale.
Battaglie/guerre
Onori di battagliaTriumphalis;[1][9]
Macedonica (dopo la vittoria di Filippi);[4][10]
Comandanti
Degni di notaGaio Giulio Cesare
Marco Antonio
Ottaviano
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La legio VIIII o IX Triumphalis Macedonica era un'unità militare romana di epoca tardo repubblicana, la cui origine potrebbe essere antecedente alla conquista della Gallia di Gaio Giulio Cesare. Era a quel tempo presente nella Gallia Cisalpina.[1]

Sappiamo di una legione VIIII che prese parte alla guerra sociale negli anni 90-89 a.C., ma non siamo in grado di dire se si tratta della stessa utilizzata da Cesare trent'anni più tardi. Sempre di una legio VIIII abbiamo notizia nella Gallia Transalpina negli anni 67-65 a.C., quando l'allora governatore Gaio Calpurnio Pisone pose fine ad una rivolta di Galli Allobrogi.[1] Nel 62 a.C. partecipò, invece, insieme alla legio VII e VIII a sedare la cospirazione di Catilina nel Piceno.[11]

All'inizio del proconsolato di Gaio Giulio Cesare (58 a.C.) era acquartierata, insieme alle legioni VII e VIII, nella Gallia Cisalpina, in zona Aquileia.[12][13] Prese parte alla successiva conquista della Gallia di Cesare degli anni 58 a.C.-50 a.C.,[14] partecipando ad una lunga serie di battaglie e campagne militari, come: a Genava nella fase finale della battaglia,[15] sull'Arar[16] ed a Bibracte[17] contro gli Elvezi (nel 58 a.C.); in Alsazia contro le genti germaniche di Ariovisto[18] (nel 58 a.C.); sul fiume Axona[19] e sul Sabis[20] contro le popolazioni dei Belgi (nel 57 a.C.); forse ad Avaricum[21] certamente a Gergovia,[5] ma soprattutto nella difficile e determinante battaglia di Alesia che portò alla sottomissione definitiva delle genti galliche nel 52 a.C.[6] Nell'inverno del 52-51 a.C. era con il legato Lucio Minucio Basilo, insieme alla VIII del legato Gaio Fabio, presso i Remi (probabilmente nei pressi di Bibrax e Durocortorum), per proteggerli dai vicini Bellovaci ancora in rivolta.[22].

Con l'inizio della guerra civile, la legione si trovava nei pressi di Narbona, capitale della Gallia Narbonense e fu inviata da Cesare in Hispania sotto il comando del suo legato, Gaio Fabio, prendendo parte alla vittoriosa campagna di Lerida del 49 a.C.[7] Rientrata in Italia, si ammutinò a Piacenza e fu in un primo tempo "sciolta", per essere poi riabilitata dallo stesso Cesare, in seguito alle suppliche dei suoi soldati.[23]

L'anno successivo fu trasferita in Macedonia e combatté prima a Dyrrhachium (dove per poco non perdette l'aquila legionaria),[24] poi nella decisiva battaglia di Farsalo, nella quale Cesare sconfisse Pompeo.[2][25] Prese poi parte alla battaglia di Tapso nel 46 a.C. in Africa.[26] Subito dopo la legione sembra sia stata sciolta ed i suoi veterani inviati in Africa proconsolare, in Illirico,[9][27] in Gallia Narbonense a Forum Iulii,[28] in Campania e nel Piceno ad Ancona.[2]

Pochi anni più tardi, i veterani di questa legione, mal adattandosi alla vita civile, chiesero nel 44 a.C. ad Antonio (e/o Ottaviano[3]) di ricostituire la legione VIIII, che fu utilizzata l'anno seguente nella battaglia di Mutina (43 a.C.).[2] Rimase con i triumviri durante la battaglia di Filippi (42 a.C.), per prendere le parti di Ottaviano durante l'assedio di Perugia (41 a.C.),[29] e con quest'ultimo rimase fino ad Azio (31 a.C.).[3] Questa legione non sembra sia da identificare con la omonima VIIII di Marco Antonio, reclutata in Oriente, probabilmente durante il suo soggiorno a fianco della regina d'Egitto, Cleopatra VII e che combatté sul fronte opposto. Al contrario sembra sia confluita nella VIIII Hispana.[4]

  1. ^ a b c d e J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.270.
  2. ^ a b c d e J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.272.
  3. ^ a b c L.Keppie, The making of the roman army, p.208.
  4. ^ a b c d J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.273.
  5. ^ a b Cesare, De bello Gallico, VII, 47-53; P. Groebe, Geschichte Roms in seinem Übergange von der republikanischen zur monarchischen Verfassung, III, pp. 704 seg.
  6. ^ a b Cesare, De bello Gallico, VII, 68-89.
  7. ^ a b Cesare, De Bello civili, I, 35-45.
  8. ^ J.R.González, Historia de las legiones Romanas, p.720.
  9. ^ a b CIL V, 397.
  10. ^ CIL III, 551 (p 985); AE 1919, 1.
  11. ^ Sallustio, De Catilinae coniuratione, 58, 6.
  12. ^ Cesare, De bello Gallico, I, 10.
  13. ^ H. Parker, Roman legions, p. 51.
  14. ^ Cesare, De bello Gallico, I-VIII.
  15. ^ Cesare, De bello Gallico, I, 7-8.
  16. ^ Cesare, De bello Gallico, I, 10-13.
  17. ^ Cesare, De bello Gallico, I, 24-28.
  18. ^ Cesare, De bello Gallico, I, 35-53.
  19. ^ Cesare, De bello Gallico, II, 2-8.
  20. ^ Cesare, De bello Gallico, II, 15-26.
  21. ^ Cesare, De bello Gallico, VII, 14-28.
  22. ^ Cesare, De bello Gallico, VII, 90;
    Theodore Ayrault Dodge, Caesar, New York 1989-1997, pp. 306-307;
    Cesare, La guerra gallica, traduzione di Adriano Pennacini, note storico-critiche di Albino Garzetti, Torino 1996, note VII, 90, pp. 619-620.
  23. ^ Svetonio, Cesare, 69. Cassio Dione, XLI, 35.5.
  24. ^ Cesare, De Bello civili, III, 6; III, 45-89.
  25. ^ H. Parker, Roman legions, pp. 60 e 62.
  26. ^ Aulo Irzio, Bellum Africum, 60 e 62.
  27. ^ CIL V, 8197.
  28. ^ CIL XII, 249; CIL XII, 260; CIL XII, 261; AE 1979, 397; ILN-1, 125.
  29. ^ E. Ritterling, voce Legio, in Realencyclopädie der Klassischen Altertumswissenschaft, pp. 1369-1370.
Fonti antiche
Fonti storiografiche moderne
  • T.A. Dodge, Caesar, New York 1989-1997.
  • Cesare, La guerra gallica, traduzione di Adriano Pennacini, note storico-critiche di Albino Garzetti, Torino 1996.
  • J.R. Gonzalez, Historia del las legiones romanas, Madrid 2003.
  • L. Keppie, The making of the roman army, Oklahoma 1998.
  • H. Parker, Roman legions, Cambridge 1958.
  • E. Ritterling, voce Legio, in Realencyclopädie der Klassischen Altertumswissenschaft, Stuttgart 1924-1925.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
{{bottomLinkPreText}} {{bottomLinkText}}
Legio VIIII (Cesare)
Listen to this article

This browser is not supported by Wikiwand :(
Wikiwand requires a browser with modern capabilities in order to provide you with the best reading experience.
Please download and use one of the following browsers:

This article was just edited, click to reload
This article has been deleted on Wikipedia (Why?)

Back to homepage

Please click Add in the dialog above
Please click Allow in the top-left corner,
then click Install Now in the dialog
Please click Open in the download dialog,
then click Install
Please click the "Downloads" icon in the Safari toolbar, open the first download in the list,
then click Install
{{::$root.activation.text}}

Install Wikiwand

Install on Chrome Install on Firefox
Don't forget to rate us

Tell your friends about Wikiwand!

Gmail Facebook Twitter Link

Enjoying Wikiwand?

Tell your friends and spread the love:
Share on Gmail Share on Facebook Share on Twitter Share on Buffer

Our magic isn't perfect

You can help our automatic cover photo selection by reporting an unsuitable photo.

This photo is visually disturbing This photo is not a good choice

Thank you for helping!


Your input will affect cover photo selection, along with input from other users.

X

Get ready for Wikiwand 2.0 🎉! the new version arrives on September 1st! Don't want to wait?