Questa voce sugli argomenti patrimoni dell'umanità e siti archeologici della Tunisia è solo un abbozzo.

Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Bene protetto dall'UNESCO
Città punica di Kerkouane e la sua necropoli
Patrimonio dell'umanità
Tipo	Culturali
Criterio	(iii)
Pericolo	Non in pericolo
Riconosciuto dal	1985
Scheda UNESCO	(EN) Punic Town of Kerkuane and its Necropolis (FR) Scheda
Manuale

Kerkouane è la denominazione attuale del luogo in cui si trovava una città punica^[1], nel nord-est della Tunisia, sulla penisola di Capo Bon.

Ebbe un'esistenza di almeno 400 anni, fu probabilmente abbandonata durante la prima guerra punica (all'incirca nel 250 a.C.) e non venne ricostruita dai Romani. Kerkouane, un po' fuori dalle piste battute, contiene notevoli rovine risalenti all'epoca dell'antica Cartagine. Gli scavi hanno portato alla luce rovine risalenti al III e IV secolo a.C. Dell'insediamento rimangono i muri di alcune case e l'argilla intonacata sulle facciate. Le case vennero costruite seguendo una sorta di piano regolatore, con un sofisticato sistema di pianificazione territoriale.

Sono ancora presenti alcune colonne di un antico santuario dove sono stati rinvenuti anche frammenti di un mosaico. Sono poi visibili marciapiedi, soglie delle porte d'ingresso e pavimenti decorati con mosaici. Gli archeologi sono ancora al lavoro a Kerkouane anche se le parti più interessanti del complesso sono probabilmente quelle già messe in luce. Kerkouane fu una delle più importanti città fenicio-puniche, insieme a Cartagine, Hadrumetum (la moderna Susa) e Utica.

L'UNESCO inserì Kerkouane e la sua necropoli tra i Patrimoni dell'umanità nel 1985, citando tra le motivazioni il fatto che costituisce l'unico esempio di città fenicio-punica ad essere sopravvissuta.

• 
  Pavimento di una casa di Kerkouane
• 
  Un bagno
• 
  Un bagno
• 
  Resti di case
• 
  Veduta del sito archeologico
• 
  Panorama apprezzabile fuori dal museo di Kerkouane
• 
  Pianta del sito
• 
  Resti di Tamezrat
• 
  Resti di muri in alzato
• 
  Resti di colonne
• 
  Cartello del sito
• 
  Vista generale del sito

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kerkouane
• Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Kerkouane

• Scheda UNESCO, su whc.unesco.org.

V · D · M UNESCO — Patrimoni dell'umanità in Tunisia
Patrimoni dell'umanità della Tunisia - Cerca le immagini su Commons al-Qayrawan · Anfiteatro di El Jem · Città punica di Kerkouane e la sua necropoli · Dougga / Thugga · Gerba: testimonianza di un modello insediativo in territorio insulare · Medina di Susa · Medina di Tunisi · Parco nazionale di Ichkeul · Sito archeologico di Cartagine

V · D · M Città e colonie fenicie
Algeria	Hebdomos · Mes · Akion · Chalca · Arylon · Auza · Siga · Rusicade · Rusucurru
Cipro	Cizio · Salamina · Pafo
Israele	Acri
Italia	Bithia · Bosa · Cagliari · Cornus · Eryx · Lilibeo · Mozia · Neapolis · Nora · Olbia · Santa Giusta · Palermo · Solunto · Pani Loriga · Sulki · Monte Sirai · Tharros
Libano	Amioun · Arqa · Akzib · Baalbek · Batrun · Beirut · Biblo · Enfeh · Sarepta · Sidone · Shukshu · Tiro · Tripoli
Libia	Leptis Magna · Sabratha · Tripoli
Malta	Gozo
Marocco	Chella · Essaouira · Lixus · Tingi[1] · Volubilis · Rachgoun · Zili[2] · Rusibis[2] · Rhysaddir[2] · Cotta[3] · Thrinke[3] · Lissa[3] · Exilissa[3] · 300 colonie fenicie in Marocco[4]
Portogallo	Faro · Lisbona
Siria	Amrit · Arwad · Safita · Sumura
Spagna	Abdera · Alicante · Cadice · Cartagena · Ceuta · Guardamar del Segura · Ibiza · Mahón · Malaga · Huelva · Melilla · Peñíscola · Madera · Cerro del Villar · Toscanos · Adra · Almuñecar · Chorreras · Morro de Mezquitilla-Trayamar
Francia	Marsiglia
Tunisia	Cartagine · Susa · Biserta · Kélibia · Kerkouane · Tapso · Utica · Byrsa
Turchia	Finike · Miriandro
Note	^ Menzionata da Plinio, Tolomeo e Strabone, dall' Itinerarium Antoninum, da Ecateo di Mileto e nelle opere del Geografo di Ravenna. ^ a b c Menzionata da Plinio, Tolomeo e Strabone, dall' Itinerarium Antoninum e nelle opere del Geografo di Ravenna. ^ a b c d Città andate perdute menzionate da Strabone, Ecateo di Mileto, Plinio e Tolomeo. ^ Citate da Strabone che lo attribuisce a Erodoto.

Portale Africa

Portale Nordafrica

Portale Patrimoni dell'umanità