I vampiri (film 1957)
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I vampiri | |
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L'ispettore Chantal e il giornalista Lantin a confronto con Giselle du Grand | |
Titolo originale | I vampiri |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1957 |
Durata | 78 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | orrore, fantascienza, poliziesco |
Regia | Riccardo Freda |
Soggetto | Riccardo Freda, Piero Regnoli, Rik Sjostrom |
Produttore | Luigi Carpentieri, Ermanno Donati |
Casa di produzione | Titanus |
Fotografia | Mario Bava |
Montaggio | Roberto Cinquini |
Effetti speciali | Mario Bava |
Musiche | Roman Vlad, Franco Mannino |
Scenografia | Beni Montresor |
Costumi | Adriana Berselli |
Trucco | Francesco Freda |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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I vampiri è un film del 1957, diretto da Riccardo Freda e con Mario Bava come direttore della fotografia.
Malgrado il titolo, non è un vero e proprio film di vampiri, ma piuttosto un racconto gotico-poliziesco comprendente elementi fantascientifici.[1]
In Italia la pellicola non ottenne successo, mentre molto soddisfacenti furono gli incassi all'estero.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]A Parigi vengono rinvenuti numerosi cadaveri di fanciulle completamente dissanguate. Il giornalista Pierre Latin, deciso a chiarire il mistero, rimane coinvolto nell'indagine ancora più profondamente dopo il rapimento da parte del "Vampiro" di Lorrette, giovane studentessa e compagna di scuola di una delle ultime vittime.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]«Il film fu realizzato nel giro di due settimane e allungato da una sottotrama poliziesca girata da Mario Bava per volontà dei produttori (i quali imposero anche il prevedibile lieto fine), dubbiosi sulla reazione del pubblico di fronte ad una storia giudicata insolitamente cupa. Girato negli stabilimenti della Titanus a Roma, contiene innegabili ingenuità ma resta memorabile per l'ingegnoso impiego di effetti artigianali [...]»
Effetti speciali
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Le due particolari scene della trasformazione «a vista» di Gianna Maria Canale, dalla giovane Giselle alla vecchia Marguerite, senza stacchi di montaggio, furono opera dell'inventivo direttore della fotografia ed effettista Mario Bava con l'aiuto del truccatore Francesco Freda, che riuscirono a realizzare il repentino processo di invecchiamento utilizzando luci colorate,[1] invisibili in bianco e nero, che evidenziassero via via i diversi strati di trucco applicati al viso dell'attrice.[2] Un simile effetto speciale era stato impiegato ne Il dottor Jekyll di Rouben Mamoulian (1931).
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]I vampiri incassò un totale di 125,3 milioni di lire al botteghino italiano.[3]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]«Definito come il primo horror della cinematografia italiana, I vampiri non è propriamente un film di vampiri ma un racconto gotico che reinterpreta alcuni elementi caratteristici della fantamedicina di tante pellicole americane. [...] Poco apprezzato in Italia al momento della sua uscita, il film fu rivalutato con entusiasmo specialmente dalla critica francese.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), I vampiri, in Fantafilm. URL consultato il 5 aprile 2012.
- ^ Alberto Pezzotta, I vampiri di Freda, primo horror italiano con i talenti di Bava e Montresor, in Il Corriere della Sera, 14 maggio 2005.
- ^ Roberto Curti, Italian Gothic Horror Films, 1957-1969, McFarland, 2015, ISBN 978-1-4766-1989-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su I vampiri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) I vampiri, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) I vampiri, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) The Devil's Commandment, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) I vampiri, su FilmAffinity.
- (EN) I vampiri, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), I vampiri, in Fantafilm. URL consultato il 5 aprile 2012.
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