Francesco Antonio Zaccaria
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Francesco Antonio Zaccaria (Venezia, 27 marzo 1714 – Roma, 10 ottobre 1795) è stato un presbitero, storico e scrittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Francesco Antonio Zaccaria nacque a Venezia il 27 marzo 1714 da Tancredi e da Teresa Ferretti. Alcuni suoi detrattori, come Giovanni Bernardino Capriata e Urbano Tosetti, avevano diffuso la voce che fosse figlio di uno sbirro che aveva trovato rifugio in Laguna. Proveniva invece da una buona famiglia: il padre, casentinese, era un avvocato che lavorava soprattutto da "interveniente", cioè faceva da procuratore nei tribunali veneziani in rappresentanza di comunità di terraferma o di famiglie patrizie. A conferma delle sue origini civili, fu tenuto a battesimo dal nobile Francesco Priuli, fratello del cardinale Pietro[1].
Iniziò la sua formazione nel Collegio cittadino dei Gesuiti, entrando egli stesso nella Compagnia di Gesù il 18 ottobre 1731; trascorse tuttavia il noviziato a Vienna. Al termine, divenne insegnante di retorica nel Collegio di Gorizia (1733-1737), occupandosi inoltre di predicazione nelle congregazioni mariane e della traduzione dal francese dell'Histoire romaine depuis la foundation de Rome di François Catrou e Pierre-Julien Rouillé. Dal 1737 al 1740 studiò teologia al Collegio di Roma e il 30 ottobre di quest'ultimo anno fu ordinato sacerdote dal vescovo di Pesaro Filippo Carlo Spada[1].
Nel 1751 fu chiamato a succedere a Ludovico Antonio Muratori come bibliotecario e archivista del Duca di Modena. A Modena continuò sino al 1759 un periodico letterario, Storia letteraria d'Italia, già iniziato a Venezia nel 1750, e fece ad esso seguire gli Annali letterari d'Italia (1762-64). Dei suoi periodici fece l'organo dei gesuiti; intrepido campione dei diritti pontifici, suscitò aspre polemiche. Nel 1768 fu rimosso dall'incarico di bibliotecario ducale a causa delle polemiche scatenate dalla pubblicazione dell'Antifebronio, provocatorio trattato nel quale difendeva strenuamente le prerogative pontificie. Fu allora chiamato a dirigere la biblioteca della Casa professa dei Gesuiti a Roma.
Come riconoscimento dell'importanza dei suoi studi e dei servigi alla Santa Sede, ebbe il privilegio di una pensione da papa Clemente XIII, riconfermata da papa Clemente XIV, e aumentata da papa Pio VI, che lo nominò professore ordinario di Storia della Chiesa alla Sapienza e direttore dell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici.
Fu un membro di numerosissime accademie italiane (almeno diciannove).[2]
Attività letteraria
[modifica | modifica wikitesto]Zaccaria fu un autore prolifico. Scrisse, fra l'altro, l'Antifebronio, ossia Apologia storico-polemica del primato di Roma (2ᵃ ed., Cesena 1770), contro l'opera di Giustino Febronio, pseudonimo del vescovo di Treviri Johann Nikolaus von Hontheim; la Storia polemica del celibato sacro (Roma 1774); la Storia polemica della proibizione de' libri (ivi 1777)[3]. Zaccaria compose più di 100 opere in stile ineguale (più colto in latino che in italiano), ma vivaci; tra le quali hanno maggiore importanza quelle di erudizione: la Bibliotheca Pistoriensis (Torino 1742); gli Excursus litterarii per Italiam ab a. 1742 ad a. 1752 (Venezia 1754); la Anecdotorum medii aevi collectio, notizie estratte dagli archivî di Pistoia (Torino 1755); l'Iter litterarium per Italiam ab a. 1753 ad a. 1757 (Venezia 1762), descrizione di manoscritti trovati in molte biblioteche dell'Italia settentrionale e centrale; la Bibliotheca selecta historiae ecclesiasticae (ivi 1776); la Bibliotheca ritualis (Roma 1776-81); le Dissertazioni varie di storia ecclesiastica (ivi 1780); le dissertazioni De rebus ad historiam atque antiquitates Ecclesiae pertinentibus (Foligno 1781). Si occupò anche di erudizione classica: Iacopo Morelli considerò degne di ristampa l'Istituzione antiquario-lapidaria (Venezia 1793) e l'Istituzione antiquario-numismatica (ivi 1793), con le quali Zaccaria volle dare una guida allo studio delle antiche epigrafi e medaglie.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Archeologia
[modifica | modifica wikitesto]- Istituzione antiquario-lapidaria, Roma, 1770.
- Istituzione antiquario-numismatica, Roma, 1772.
Liturgia
[modifica | modifica wikitesto]- Dell'anno santo, Roma, 1774;
- Bibliotheca ritualis, 2 voll., Roma, 1776-8;
- Nuovo effemerologio universale, Roma, 1780;
- Onomasticon rituale selectum, Faenza, 1787.
Teologia
[modifica | modifica wikitesto]- Thesaurus theologicus, 13 voll., Venezia, 1762;
- De causuisticae theologicae originibus, locis atque praestantia;
- Apparatus omnigenae eruditionis ad theologiam et ius canonicum, Roma, 1773.
Scritti polemici
[modifica | modifica wikitesto]- Antifebronio, Pesaro, 1767;
- Storia polemica del sacro celibato, Roma, 1774;
- Storia polemica delle proibizioni de' libri (Roma, 1777);
- Difesa di tre Sommi Pontefici Benedetto XIII, Benedetto XIV, e Clemente XIII, e del Concilio Romano tenuto nel 1775, Ravenna, 1784.
Storia della Chiesa
[modifica | modifica wikitesto]- Episcoporum Cremonensium series, Milano, 1749;
- Laudensium Episcoporum series, Milano, 1763;
- Auximatium Episcoporum series, Osimo, 1764;
- Episcoporum Vico Æquensium series, Roma, 1778;
- Series Episcoporum Caesenatium, Cesena, 1779;
- Series Episcoporum Forocorneliensium, Imola, 1820;
- De' Santi martiri Fedele, Carpoforo, Gratiniano, e Felino, Milano, 1750;
- Acta SS. Bollandiana apologeticis libris in unum volumen nunc primum contractis vindicata, Anversa, 1755;
- De rebus ad historiam atque antiquitates ecclesiae pertinentibus, Foligno, 1781;
- Raccolta di dissertazioni di storia ecclesiastica, 22 voll., Roma, 1792-7.
Storia della letteratura
[modifica | modifica wikitesto]- Storia d'Italia Letteraria (con Leonardo Ximenes, Domenico Troili e Gioacchino Gabardi), 14 voll., Modena, 1750-57;
- Excursus litterarii per Italiam, Venezia, 1754;
- Iter Litterarium per Italiam, Venezia, 1762;
- Saggio critico della corrente letteratura straniera, (con Domenico Troili e Gioacchino Gabardi) 3 voll., Modena, 1756;
- Annali letterarii d'Italia , 3 voll., Modena, 1762-3;
- Biblioteca antica e moderna di storia letteraria, 3 voll., Pesaro, 1766-8.
Storia medievale
[modifica | modifica wikitesto]- Anecdotorum Medii Aevi maximam partem ex archivis pistoriensibus collectio, 1755.
- Dell'antichissima badia di Leno. Libri tre, Venezia, per Pietro Marcuzzi, 1767.
Edizioni commentate
[modifica | modifica wikitesto]- Joannes Stephanus Menochius (Giovanni Stefano Menochio), Commentarius totius S. Scripturae, Venezia, 1743;
- Dante Alighieri, Divina Commedia, Verona, 1749;
- Tommaso Tamburini, Theologia Moralis, Venezia, 1755;
- Hermann Busenbaum, Pierre Lacroix, Theologia Moralis, 1755;
- Domenico Viva, Opuscula omnia teologico-moralia, Ferrara, 1757;
- Louis Abelly, Medulla theologica, Venezia, 1757;
- Denis Pétau, Opus de theologicis dogmatibus, (Venezia, 1757);
- Vitus Pichler, Jus Cononicum, Pesaro, 1758;
- Jacobus Tirinus (Jacques Tirin), In universam Scripturam Commentarius, Venezia, 1759;
- Bartolomeo Gavanti, Opera teologico-canonica, Ferrara, 1760;
- Honoré Tournély, Praelectiones, Venezia, 1765;
- Natalis Alexander, Historia Ecclesiastica, Venezia, 1776-7;
- Lucio Ferraris, Bibliotheca canonicojuridica, Roma, 1748-90;
- Pietro Sforza Pallavicino, Istoria del Concilio di Trento, Faenza, 1792-7.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Simona Negruzzo, ZACCARIA, Francesco Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 100, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020. URL consultato l'11 giugno 2021.
- ^ (EN) Francesco Antonio Zaccaria, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- ^ Francescantonio Zaccaria (1777): sul diritto della Chiesa a reprimere i libri cattivi, in: Canfora, 1999, pp. 45-57.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlos Sommervogel, Bibliothéque de la Compagnie de Jesus, VIII, Bruxelles, 1898, pp. 1381–1435;
- Luigi Cuccagni, Elogio storico dell'Abate Francescantonio Zaccaria, Roma, 1769;
- Hugo von Hurter, Nomenclator, V, Innsbruck, 1911, I, pp. 484–498;
- Donato Scioscioli, La vita e le opere di Francesco Antonio Zaccaria, Brescia 1925;
- Giulio Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 43 e 422.
- L. L. Gooley, Zaccaria, Francesco Antonio, in New Catholic Encyclopedia, vol. 14, New York, McGraw-Hill, 1967.
- Davide Canfora (a cura di), La libertà al tempo dell'Inquisizione. Antologia di documenti dal 1252 al 1948, Milano, Teti Editore, 1999, ISBN 978-88-7039-771-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Francesco Antonio Zaccaria
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Antonio Zaccaria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Zaccarìa, Francesco Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giulio Natali, ZACCARIA, Francesco Antonio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Simona Negruzzo, ZACCARIA, Francesco Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 100, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020.
- Francesco Antonio Zaccaria, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Francesco Antonio Zaccaria / Francesco Antonio Zaccaria (altra versione) / Francesco Antonio Zaccaria (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Francesco Antonio Zaccaria, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Michael Ott, Francesco Antonio Zaccaria, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4953412 · ISNI (EN) 0000 0001 1020 3002 · SBN SBLV305414 · BAV 495/31490 · CERL cnp00150197 · LCCN (EN) n88002427 · GND (DE) 100706673 · BNE (ES) XX1508247 (data) · BNF (FR) cb12071738r (data) · J9U (EN, HE) 987007306996705171 · CONOR.SI (SL) 238685795 |
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