For faster navigation, this Iframe is preloading the Wikiwand page for Euprepio Curto.

Euprepio Curto

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Euprepio Curto

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato1994 –
2008
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare
AN
CoalizionePolo del Buon Governo, Polo per le Libertà, Casa delle Libertà
CircoscrizionePuglia
Collegio12 (Francavilla-Mesagne-Manduria)
Incarichi parlamentari
  • 5ª Commissione permanente (Bilancio);
  • Commissione consultiva ristrutturazione bilancio dello stato;
  • Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare;
  • Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche";
  • Giunta per gli affari delle Comunità Europee;
  • 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMSI (fino al 1995)
AN (1995-2008)
UdC (2009-2013)
FLI (2013)
UdC
FI (dal 2020)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Euprepio Curto (Francavilla Fontana, 24 gennaio 1952) è un politico italiano.

Laureato in Giurisprudenza, è avvocato. Dal 1985 è consigliere comunale di Francavilla Fontana, sua città natale, con il Movimento Sociale Italiano.

Nel 1994 è eletto al Senato della Repubblica con Alleanza Nazionale, confermando il proprio seggio a Palazzo Madama anche nel 1996: è membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Commissione consultiva ristrutturazione bilancio dello stato e della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia.

Nel 2001 è rieletto al Senato della Repubblica sempre per Alleanza Nazionale. È membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, della Giunta affari Comunità Europee e della Commissione d'inchiesta sul fenomeno della mafia.

Nel 2003 è uno dei protagonisti della "parentopoli" francavillese,[1] uno scandalo seguito all'assunzione dopo concorso pubblico di ventuno tra parenti e stretti collaboratori di politici e burocrati per vari ruoli all'interno dell'amministrazione comunale. Suo malgrado Curto diventa l'emblema dello scandalo a seguito di un'infelice intervista in cui si difende affermando che: "i suoi parenti sono meno del 10%".[2]

Alle elezioni provinciali del 2004 è stato il candidato della coalizione di centro-destra alla presidenza della provincia di Brindisi, venendosconfitto al ballottaggio con il 42,8% delle preferenze. Ha comunque ricoperto per Alleanza Nazionale il ruolo di consigliere provinciale di opposizione fino al 2009.

Nel 2006 è rieletto al Senato della Repubblica ed è membro della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).

Nel febbraio 2008 è protagonista insieme a Lello Di Bari, sindaco di Fasano, di una puntata del programma televisivo di LA7: Italian Job. Il servizio, realizzato con telecamera nascosta, evidenziava il malcostume politico d'intercedere in favore di soggetti terzi, a fronte di ritorni economici.[3][4]

Alleanza Nazionale decide di escluderlo dalle liste per le elezioni politiche del 2008[5] e successivamente, nel novembre 2008, lascia il ruolo di coordinatore per la provincia di Brindisi dello stesso partito.[6]

In disaccordo con la confluenza di Alleanza Nazionale all'interno del Popolo della Libertà fonda Alleanza nelle città, un movimento politico a dimensione locale che sancirà il definitivo allontanamento dal partito. Entra quindi a far parte dell'Unione di Centro candidandosi a consigliere comunale alle elezioni amministrative del 2009, venendo eletto. Nel luglio 2009 viene nominato commissario dell'UdC per la provincia di Brindisi.[7]. Nel luglio 2010 diventa consigliere regionale in Puglia con l'UdC.

Nel 2013 è candidato alle elezioni politiche con Futuro e Libertà[8], non risultando eletto. Rientrato nell'UdC, torna a coprire dal 2015 il ruolo di commissario provinciale del partito a Brindisi[9]; nello stesso anno conclude il proprio mandato in Regione.

Nel 2020 è nuovamente candidato alle elezioni regionali pugliesi con Forza Italia[10], senza risultare eletto.

  1. ^ Antonello Caporale, La città dei raccomandati posto garantito per i parenti, in Repubblica.it, 20 gennaio 2003. URL consultato il 18 febbraio 2011.
  2. ^ Antonello Caporale, Curto: "Due nipoti assunti ma è solo il 10 per cento...", in Repubblica.it, 20 gennaio 2003. URL consultato il 18 febbraio 2011.
  3. ^ Curto e Di Bari ammettono: "siamo noi nel video di Italian Job", in Brundisium.net, 19 febbraio 2008.
  4. ^ Senatore corrotto in tv Curto: "solo una visita", in Repubblica.it, 19 febbraio 2008. URL consultato il 25-03-09.
  5. ^ Italian Job Curto fuori dall'elenco, in Repubblica.it, 06 marzo 2008. URL consultato il 25-03-09.
  6. ^ Curto lascia la presidenza di Alleanza Nazionale, in Brundisium.net, 18 novembre 2008.
  7. ^ Udc: Curto nominato commissario provinciale, in Senzacolonne.it, 16 luglio 2009. URL consultato il 16 luglio 2009.
  8. ^ Curto, in Puglia dietro Fini e Menia, in BrindisiReport, 21 gennaio 2013. URL consultato il 16 aprile 2024.
  9. ^ Nomina commissario provinciale Udc, Curto: “Esigenza di una precisa linea politica”, in Regione Puglia, 23 febbraio 2015. URL consultato il 16 aprile 2024.
  10. ^ Regionali 2020, Forza Italia Puglia presenta le liste: «15 donne su 50 candidati», in La Gazzetta del Mezzogiorno, 20 agosto 2020. URL consultato il 16 aprile 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN250612632 · LCCN (ENno2012070674
{{bottomLinkPreText}} {{bottomLinkText}}
Euprepio Curto
Listen to this article

This browser is not supported by Wikiwand :(
Wikiwand requires a browser with modern capabilities in order to provide you with the best reading experience.
Please download and use one of the following browsers:

This article was just edited, click to reload
This article has been deleted on Wikipedia (Why?)

Back to homepage

Please click Add in the dialog above
Please click Allow in the top-left corner,
then click Install Now in the dialog
Please click Open in the download dialog,
then click Install
Please click the "Downloads" icon in the Safari toolbar, open the first download in the list,
then click Install
{{::$root.activation.text}}

Install Wikiwand

Install on Chrome Install on Firefox
Don't forget to rate us

Tell your friends about Wikiwand!

Gmail Facebook Twitter Link

Enjoying Wikiwand?

Tell your friends and spread the love:
Share on Gmail Share on Facebook Share on Twitter Share on Buffer

Our magic isn't perfect

You can help our automatic cover photo selection by reporting an unsuitable photo.

This photo is visually disturbing This photo is not a good choice

Thank you for helping!


Your input will affect cover photo selection, along with input from other users.

X

Get ready for Wikiwand 2.0 🎉! the new version arrives on September 1st! Don't want to wait?